Brindisi: attentato alla scuola Morvillo-Falcone

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_*Maktub*_
view post Posted on 22/5/2012, 16:32     +1   -1




Brindisi - Proseguono le indagini sull’attentato avvenuto davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha tenuto un’informativa alla Camera sull’attentato di Brindisi.

«Esprimo ferma condanna per il vile atto, che lascia sgomenti perché per la prima volta in Italia sono stati colpiti studenti mentre si recavano a scuola, luogo simbolo della convivenza civile», ha detto il ministro. «La risposta del Paese - ha aggiunto - è stata forte, corale e unitaria».

«Indipendentemente dall’accertamento dell’effettiva matrice, che mi auguro possa avvenire già nelle prossime ore, non vi è dubbio che l’attentato di Brindisi, per il gravissimo e diffuso allarme che ne è seguito, possa prestarsi a una lettura in chiave terroristica», ha spiegato il ministro Cancellieri, sottolineando che «se ancora non conosciamo il movente e la mano, sicuramente l’effetto scaturito dall’evento è stato terroristico, nel senso pieno e letterale del termine».

«Sono in corso ulteriori e intense attività d’indagine, con il supporto del patrimonio informativo delle Banche dati delle forze di polizia, per l’individuazione» del responsabile dell’attentato di Brindisi «e anche per comprendere se abbia avuto dei complici. Al momento vengono scrupolosamente vagliate tutte le possibili direttrici e nessuna pista può essere esclusa», ha aggiunto Cancellieri.

«L’analisi dei filmati della telecamera posizionata sul chioschetto prospiciente l’Istituto professionale permetteva di individuare distintamente, in corrispondenza con l’orario dell’attentato, un uomo che sembra intento ad azionare un telecomando», ha detto anche il ministro. «L’ipotesi degli investigatori - ha riferito il ministro - è che si tratti della stessa persona che ha provocato l’esplosione, in quanto, nella sequenza, le immagini consentono di percepire prima un tremolio e subito dopo una nube di fumo. Il soggetto - ha aggiunto - si defilava, infine, dietro il chioschetto per poi dirigersi verso una via adiacente, scomparendo dall’inquadratura delle telecamere».

Il ministro ha anche affermato che dopo un approfondimento tecnico tra i vertici delle procure di Brindisi e quella distrettuale di Lecce, «è stata incardinata presso quest’ultima un’inchiesta per il delitto di strage con l’aggravante delle finalità terroristiche. I due uffici giudiziari stanno attivamente collaborando ed è stata disposta l’applicazione presso la direzione distrettuale antimafia di un magistrato della procura brindisina».

Il funerale di Melissa


Lacrime, dolore, ma anche la forza di andare avanti e la voglia di reagire tutti insieme contro l’illegalità e la violenza insensata che ha stroncato una giovane vita innocente: queste le emozioni che trasparivano dai volti e dalle parole delle tante, tantissime persone che ieri a Mesagne hanno partecipato ai funerali di Melissa Bassi, la ragazzina uccisa nell’attentato di sabato scorso alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi.

Il dolore era negli occhi e sui visi delle oltre 10mila persone che hanno riempito la “chiesa madre” e le due piazze vicine, dove sono stati montati due maxi schermi per seguire la cerimonia.

C’era dolore e commozione anche sul volto del presidente del Consiglio, Mario Monti, che ha anticipato il rientro dagli Stati Uniti per partecipare ai funerali e su quello dei ministri e degli altri rappresentanti delle istituzioni presenti in chiesa.

Il premier Monti ai funerali di Melissa


Ma la forza e la consapevolezza che una comunità unita può battere la violenza è emersa dalle parole che i genitori di Melissa hanno affidato a un amico, che le ha lette in chiesa a conclusione della cerimonia e che erano dedicate in gran parte a ringraziare il Papa, i rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, e «le migliaia di giovani che in questi giorni hanno voluto testimoniare il loro dolore e la loro vicinanza organizzando manifestazioni spontanee in molte città italiane». La forza era pure nel lunghissimo e commosso applauso che ha accompagnato l’uscita della bara bianca dalla chiesa e che, in modo insolito, è ripreso con forza e ha accompagnato l’uscita anche dei rappresentanti delle istituzioni, a incominciare dallo stesso Monti che, lasciando Mesagne, ha parlato del grande dolore provato: Monti si è detto «impressionato molto positivamente» per avere visto «una città, dei giovani e una popolazione di grande forza e compostezza, che ha voglia di reagire».

Alla cerimonia ha partecipato il padre di Melissa, ma non la mamma che, ancora sotto choc, è ricoverata in ospedale.

Sulla bara bianca della ragazza, ricoperta di fiori, era posato un cuscino rosso a forma di cuore e la foto di Melissa sorridente così come nelle altre foto affisse sulle mura dei palazzi attorno alla chiesa. Sotto la navata laterale erano raccolte le sue compagne di classe: indossavano tutte una maglietta bianca sulla quale hanno scritto a mano, loro stesse, “Melissa, resterai sempre nei nostri cuori”. Sono state loro che, all’uscita del feretro, prima di allontanarsi piangendo, sul sagrato hanno liberato in aria palloncini bianchi per ricordare l’innocenza della loro compagna.

A loro e alle centinaia di ragazzi presenti si è rivolto nell’omelia il vescovo di Brindisi, Rocco Talucci: «Non maledite nessuno per rabbia e abbiate fiducia, il mondo cattivo può essere sconfitto». Poi si è rivolto a chi ha ucciso: «Costituitevi, meglio una punizione della giustizia umana che rimanere in una falsa libertà».

Le ultime parole sono state quelle dei genitori di Melissa, rivolte alle altre ragazze rimaste ferite nell’attentato e in particolare a Veronica, la più grave tra loro, alla quale hanno augurato una rapida guarigione. Poi, Massimo e Rita Bassi si sono rivolti attraverso il messaggio, letto in chiesa, a «tutta la gente per bene e laboriosa che da sabato ha pronunciato il tuo nome, Melissa: non lo ha pronunciato sicuramente colui che ha quelle mani assassine che hanno spezzato i tuoi sogni».

fonte: www.ilsecoloxix.it/p/italia/2012/05...l#axzz1vc3Vibbh
 
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